Berto Bertù
PINOCCHIO va per mare
Illustrazioni di Adriana Pulvirenti
Società Editrice Internazionale (1955)
pp. 136 - cm 24 x 17 circa
PINOCCHIO va per mare
Illustrazioni di Adriana Pulvirenti
Società Editrice Internazionale (1955)
pp. 136 - cm 24 x 17 circa
“Come fu che la spoglia di Pinocchio non si rassegnò
a finire in soffitta o sul focolare e fuggì in cerca di
avventure in mezzo al mare”
“Era il mare.
Pinocchio serbava del mare qualche ricordo e non bello.
Aveva corso il pericolo di essere fritto in padella come un pesce, quando inseguito dal mastino Alidoro aveva spiccato un salto come un ranocchio, cascando in acqua e con sua grandissima meraviglia s'era trovato rinchiuso dentro una grossa rete, in mezzo ad un brulichio di pesci che scodinzolavano e si dibattevano come tante anime disperate. Il pescatore dai capelli e dalla barba verde, che sembrava un grosso ramarro dritto in piedi, dopo averlo legato e infarinato a dovere, stava per buttarlo a friggere nell'olio bollente, quando lo stesso Alidoro, con un gran lancio da terra, aveva abboccato quel fagotto infarinato e, tenendolo leggermente con i denti, lo aveva portato in salvo.”
Pinocchio serbava del mare qualche ricordo e non bello.
Aveva corso il pericolo di essere fritto in padella come un pesce, quando inseguito dal mastino Alidoro aveva spiccato un salto come un ranocchio, cascando in acqua e con sua grandissima meraviglia s'era trovato rinchiuso dentro una grossa rete, in mezzo ad un brulichio di pesci che scodinzolavano e si dibattevano come tante anime disperate. Il pescatore dai capelli e dalla barba verde, che sembrava un grosso ramarro dritto in piedi, dopo averlo legato e infarinato a dovere, stava per buttarlo a friggere nell'olio bollente, quando lo stesso Alidoro, con un gran lancio da terra, aveva abboccato quel fagotto infarinato e, tenendolo leggermente con i denti, lo aveva portato in salvo.”
Rames GAIBA
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