PINOCCHIO di Leo [Leonardo] Mattioli

Nel 1955 l'editore Vallecchi pubblicò una nuova edizione delle Avventure, con introduzione di Luigi Volpicelli e illustrazioni di un allora giovanissimo sisegnatore fiorentino, Leonardo Matttioli (1928-1999). I disegni per Pinocchio furono preparati tra il 1953 e il 1954 e costarono a Mattioli più di un anno di lavoro. Alla base di tutto una lettura del testo tesa a catturarne più che le immagini, le suggestioni. Ne deriva un Pinocchio burattino che si offre al lettore solo come silhhouette, tanto inafferrabile pare essere la sua essenza. Anche l'uso del colore è particolare e mai retorico: azzurro carta zucchero e arancio, beige e marrone, rosso spento e blu notte.

I - Come andò che maestro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno, 
che piangeva e rideva come un bambino. 
(tavola p. 3, ed. Vallecchi, 1955)


I - - Smetti! tu mi fai il pizzicorino sul corpo!
Questa volta il povero maestro Ciliegia, cadde giù come fulminato. 
Quando riaprì gli occhi, si trovò seduto per terra.
(tavola p. 9, ed. Vallecchi, 1955)


III - Geppetto, tornato a casa, comincia subito a fabbricarsi il burattino
e gli mette il nome di Pinocchio. Prime monellerie del burattino.
(tavola p. 21, ed. Vallecchi, 1955)


V - - Aspettatemi che torno subito, - rispose il vecchino, credendo di aver da fare con qualcuno
di quei ragazzacci rompiccoli che si divertono di notte a suonare i campanelli delle case, per
molestare la gente perbene, che se la dorme tranquillamente.
Dopo mezzo minuto la finestra si riaprì e la voce del solito vecchino gridò a Pinocchio:
- Fatti sotto e para il cappello.
Pinocchio, che non aveva ancora un cappello, si avvicinò e sentì pioversi addosso
un'enorme catinella d'acqua che lo anaffiò tutto dalla testa ai piedi, 
come se fosse un vaso di geranio appassito. 
(tavola p. 45, ed. Vallecchi, 1955)   


VI - Pinocchio si addormenta coi piedi sul caldano
e la mattina dopo si sveglia coi piedi tutti bruciati.
(tavola doppia p. 51, ed. Vallecchi, 1955)


IX - Pinocchio vende l'Abbecediario per andare a vedere il teatrino dei burattini.
(tavola p. 71, ed. Vallecchi, 1955)


IX - Pinocchio vende l'Abbecediario per andare a vedere il teatrino dei burattini.
(tavola doppia p. 75, ed. Vallecchi, 1955)


X - I burattini riconoscono il loro fratello Pinocchio e gli fanno una grandiosa festa; ma sul
più bello esce fuori Mangiafoco e Pinocchio corre il pericolo di fare una brutta fine.
(tavola p. 85, ed. Vallecchi, 1955)


XI - Mangiafoco starnutisce e perdona Pinocchio, 
il quale poi difende dalla morte il suo amico Arlecchino.
(tavola p. 93, ed. Vallecchi, 1955)


XII - Il burattino Mangiafoco regala cinque monete d'oro a Pinocchio,
perché le porti a suo babbo Geppetto: e Pinocchio, invece, 
si lascia abbindolare dalla Volpe e dal Gatto e se ne va con loro.
(tavola doppia p. 107, ed. Vallecchi, 1955)


XVI - La bella Bambina dai Cappelli turchini fa raccogliere il burattino: lo mette a letto e
chiama tre medici per sapere se sia vivo o morto.
(tavola doppia, p. 139, ed. Vallecchi, 1955)



XVII - Pinocchio mangia lo zucchero ma non vuole purgarsi: però quando vede i becchini che vengono a portarlo via, allora si purga. 
Poi dice una bugia e per castigo gli cresce il naso.
(tavola, p. 145, ed. Vallecchi, 1955)


XXI - Pinocchio è preso da un contadino, il quale lo costringe
a far da can di guardia a un pollaio.
(tavola p. 191, ed. Vallecchi, 1955)



XXII - Pinocchio scopre i ladri e in ricompensa di essere stato fedele, vien posto in libertà.
(tavola p. 203, ed. Vallecchi, 1955)



XXIV - Pinocchio arriva all'isola delle «Api industriose» e ritrova la Fata.
(tavola p. 227, ed. Vallecchi, 1955)



XXVI - Pinocchio va co' suoi compagni di scuola in riva al mare
per vedere il terribile Pesce-cane.
(tavola p. 241, ed. Vallecchi, 1955)



XXVI - Pinocchio va co' suoi compagni di scuola in riva al mare
per vedere il terribile Pesce-cane.
(tavola p. 248, ed. Vallecchi, 1955) 



XXVI - Pinocchio va co' suoi compagni di scuola in riva al mare
per vedere il terribile Pesce-cane.
(tavola p. 249, ed. Vallecchi, 1955)



XXVII - Gran combattimento fra Pinocchio e i suoi compagni: uno de' quali essendo
rimasto ferito, Pinocchio viene arrestato dai carabinieri.
(tavola p. 263, ed. Vallecchi, 1955)


XXIX - Ritorna a casa della Fata la quale gli promette che il giorno dopo
non sarà più un burattino, ma diventerà un ragazzo.
Gran colazione di caffè-e-latte per festeggiare questo grande avvenimento.
(tavola p. 277, Ed. Vallecchi, 1955)



XXIX - Ritorna a casa della Fata la quale gli promette che il giorno dopo
non sarà più un burattino, ma diventerà un ragazzo. 
Gran colazione di caffè-e-latte per festeggiare questo grande avvenimento.
(tavola p. 281, ed. Vallecchi, 1955)


XXXIII - Diventato un ciuchino vero, è portato a vendere, e lo compra il Direttore di una
compagnia di pagliacci per insegnargli a ballare e a saltare i cerchi; ma una sera
azzoppisce e allora lo ricompra un altro, per fare con la sua pelle un tamburo.
(tavola p. 335, ed. Vallecchi, 1955)



XXXIV - Pinocchio, gettato in mare, è mangiato dai pesci, e ritorna un burattino come prima;
ma mentre nuota per salvarsi, è ingoiato dal terribile Pesce-cane.
(tavola p. 351, ed. Vallecchi, 1955)



XXXVI - Finalmente Pinocchio cessa d'essere un burattino e diventa un ragazzo.
(tavola p. 391, ed. Vallecchi, 1951)



Rames Gaiba
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