Pinocchio: cartoline Marcello Dudovich - 1917

Pinocchio "Zenit" Serie I - Anno 1917
Illustratore: Marcello Dudovich (1878-1962)

Edizioni d'arte F. Polenghi e C.,  Torino

Serie completa di 6 cartoline, dimensione cm 14 x 9 non viaggiate e scritte.
Stampa policromatica su cartoncino.
Fa parte della collezione Rames Gaiba  



Pinocchio guarito


Serie I - N. 1

Son due giorni che Pinocchio
non sta punto punto bene:
ha un gran fuoco nelle vene,
... non ha voglia di giucuar.

La Lelè, che se ne intende
la boocuccia gli spalanca:
vede, ahimè, la lingua bianca
e riflette sul da far.

Serie I - N. 2

Senza porre tempo in mezzo
un decotto ella prepara;
ma Pinocchio trova amara
... la bevanda e non la vuol.

La mammina, ognor paziente,
mette a letto il suo piccino,
lo ricopre per benino
e a chiamar manda un dottor.

Serie I - N. 3

Tosto arriva il professore:
fa l'esame del paziente
ed esclama: indubbiamente
... c'è una grave indigestion!!

Ah! - sospira allor la mamma -
Se sapesse quanto lotto!...
Ma gli è tanto e tanto ghiotto
che nessuno ce la può!...


Serie I - N. 4

Vana speme!... Come il lupo
perde il pel ma non il vizio,
il piccin non fa giudizio
... e ritorna i vecchi amor...

E un bel giorno, ancor sul fatto,
la Lelè coglie Pinocchio...
pensa un po', poi chiude un occhio
e con l'altro... guarda in là..


Serie I - N. 5

È la febbre ormai scomparsa,
l'appetito è ritornato:
già Pinocchio ha abbandonato
... il suo letto di dolor.

E, in presenza degli amici
che lo vengono a trovare
la Lelè gli fa giurare
di non essere più un ghiotton.

Serie I - N. 6

Dopo ben due settimane
d'ansie atroci, d'alti e bassi,
il monello a grandi passi,
... entra in via di guarigion.

Bada! - dice la mammima -
Guai a te se in avvenire
ti farai ancor scoprire
a mangiare dei "bombons" !...



Pinocchio "Zenit" Serie II - Anno 1917
Illustratore: Marcello Dudovich (1878-1962)

Edizioni d'arte F. Polenghi e C., Torino

Serie completa di 6 cartoline, dimensione cm 14 x 9 non viaggiate e scritte.
Stampa policromatica su cartoncino.
Fa parte della collezione Rames Gaiba


Una signora tira per un braccio Pinocchio.


Serie IIª - N. 1

È Pinocchio innamorato
come un gatto di Lelè
che lo sgrida ognor perché
il soldato non vuol far.


Una signora volta le spalle a un Pinocchio che la implora in ginocchio.


Serie IIª - N. 2

Disperato, il poverino
piange e implora un po' d'amor:
sarà vano il suo dolor
se alla guerra ei non andrà!...



Una signora solleva un Pinocchio nell'atto di baciarlo.


Serie IIª - N. 3

Vinto alfine dallo scorno
si decide a dir di sì:
va, s'arruola lì per lì
e un bel bacio in premio ottien.  



Una signora avanza tenendo per mano un Pinocchio.


Serie IIª - N. 4

Lieto e fier, per ogni canto,
a chi udito ancor non l'ha,
a recar l'annunzio va
della grande decision.


Una signora stringe al petto un Pinocchio vestito da Bersagliere.


Serie IIª - N. 5

Non è ancor passato un giorno
e un perfetto bersaglier
fa il suo ingresso nel quartier,
fra gli evviva! e fra gli urrah!



Una signora porta sulle spalle un Pinocchio vestito da Bersagliere.


Serie IIª - N. 6

Presto parte..... e della bella
per frenar la commozion
le promette con passion
di tornare vincitor!...





Marcello Dudovich


Marcello Dudovich (Trieste, 21 marzo 1878 – Milano, 31 marzo 1962) è stato un pittore e cartellonista pubblicitario italiano.
Da Trieste si trasferisce a Milano nel 1898, dopo aver fatto le scuole "Reali", istituto d’arte... professionale. Viene assunto come litografo alle Officine Ricordi. Notato dal famoso cartellonista Leopoldo Metlicovitz, viene incaricato di realizzare bozzetti per la pubblicità.
Trasferitosi a Bologna inizia a creare cartelloni pubblicitari, copertine ed illustrazioni per varie riviste (Italia Ride nel 1900 e Fantasio nel 1902), Qui incontra Elisa Bucchi, futura moglie.
All'Esposizione Universale di Parigi del 1900 viene premiato con la Medaglia d'Oro.
Ritorna a Milano alle Officine Grafiche Ricordi nel 1905 per creare nuovi manifesti, tra i più famosi quelli per i magazzini Mele di Napoli e per Borsalino, premiato nel 1911.
Nel 1906 per la celebrazione, il Traforo del Sempione indice un concorso che Dudovich vince, ma il manifesto non verrà stampato.
Nel 1911 è chiamato a Monaco di Baviera (1911), dove sostituisce Reznicek come disegnatore nella redazione di Simplicissimus periodico di satira politica e sociale. Qui sposa Elisa Bucchi, conosciuta durante il soggiorno a Bologna.
A Torino, tra il 1917 ed 1919, crea per il cinema diversi cartelloni e lavora per varie aziende (Carpano, Fiat, Pirelli, Alfa Romeo e le Assicurazioni Generali).
Per La Rinascente di Milano realizza diversi manifesti (tra il 1920 e il 1929) e nel 1922 viene nominato direttore artistico dell'Igap.
Nel 1930 disegna il celebre manifesto per i copertoni Pirelli. Dopo la Prima Guerra Mondiale lascia un po’ da parte l’attività pubblicitaria e si dedica alla pittura.
Muore il 31 marzo 1962 a Milano per emorragia cerebrale.


 a cura di Rames Gaiba


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